Una iniziativa “Faro” (un decreto del Governo “ad hoc”?) che fonda le sue radici su:
- Analisi del mercato del welfare (affidato a Istituto Superiore Sanità ISS ?)
- Ripartizioni del mercato per patologie e costi socio sanitari (affidato a ISS ?), con evidenza delle patologie croniche più frequenti, ma anche qualsiasi altro tipo di bisogno (es. in conseguenza di incidente)
- Valutazione del ruolo delle tecnologie nella definizione di leggi, decreti ministeriali, scelte strategiche del settore sanitario e sociale (es. nelle Case della Salute, nelle UCCP, nelle cure intermedie, nelle reti di patologia hub-spoke)
- Riconoscimento ed inserimento delle soluzioni di telemedicina come approccio standard nei processi di cura delle patologie croniche e di post-acuzie (dimissioni protette)
- Definizione di nuovi criteri per l’accreditamento di Centri Erogatori che saranno necessariamente in parte diversi dagli attuali requisiti richiesti ai Poliambulatori medico specialistici