Telemedicina per i disturbi del comportamento alimentare – CUP: B83D18000270007

Il Progetto consiste nella ricerca e sviluppo di un sistema di Telemedicina che sia di ausilio alla cura dei disturbi del comportamento alimentare.
L’assunzione di base, supportata da studi clinici, è che l’utilizzo della telemedicina sia particolarmente efficace nella cura dei disturbi alimentari.
Nello specifico, nella gestione extraospedaliera ambulatoriale dell’obesità, in numerosi studi di efficacia sono stati comparati gruppi di pazienti che hanno seguito tre approcci comportamentali diversi alla perdita di peso: un programma di telemedicina, l’approccio tradizionale con terapia cognitivo comportamentale ed infine un gruppo di pazienti che non seguivano alcun programma di mantenimento del peso perso. In particolare, i partecipanti al gruppo di telemedicina interagivano con un dietista tramite il web e gli scambi di e-mail, ed utilizzavano un software per la registrazione del diario alimentare e dell’attività fisica; i partecipanti al programma tradizionale seguivano un percorso di gruppo con lezioni frontali; i partecipanti al gruppo che non ha avuto alcuna indicazione educazionale hanno recuperato significativamente il peso perso rispetto agli altri gruppi al follow up. I risultati di questi trials hanno dimostrato che l’utilizzo di un supporto di telemedicina alla terapia cognitivo comportamentale può essere un complemento significativo durante un programma di educazione nutrizionale nel lungo periodo. (Heather A Haugen, Zung V. et al).
“I disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi dell’alimentazione sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile. I comportamenti tipici di un disturbo dell’alimentazione sono: la diminuzione dell’introito di cibo, il digiuno, le crisi bulimiche (ingerire una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo), il vomito per controllare il peso, l’uso di anoressizzanti, lassativi o diuretici allo scopo di controllare il peso, un’intensa attività fisica. Nella clinica medica e psicologica, si riconoscono diversi disturbi dell’alimentazione.
I principali problemi di salute associati ad obesità e sovrappeso sono (Rovera et al. 1995): Diabete di Tipo 2, Malattie cardiovascolari e ipertensione, Malattie respiratorie (sindrome da “apnea nel sonno”), Problemi psicologici, Alterazione della qualità della vita.
Si stima che almeno il 3,3% della popolazione italiana sia affetta da bulimia e anoressia, senza tenere poi conto che almeno il 13% è obesa. L’80% dei pazienti è donna, che il 50% abbia tra i 12 e i 25 anni, e che il 20% dei malati sia ancora più giovane, tra gli 8 e i 12 anni. Non solo, anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata tendono ad avere una cronicizzazione elevata (circa il 20-30% dei casi) e un indice di mortalità (5-12%) che ne fa la seconda causa di morte tra i giovani. Per questo è importante agire su più fronti ed intervenire in tempo.
Il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare presuppone una rete di intervento completa in tutti i vari livelli di assistenza in grado di garantire un percorso di cura appropriato.
La terapia dei DCA deve essere concepita in termini interdisciplinari ed integrati; deve avvenire strutture di cura in cui collaborino sistematicamente figure professionali diverse (internisti, nutrizionisti, psichiatri, psicologi clinici, dietisti) privilegiando, senza mai escludere l’altro, il versante somatico o psichico a seconda delle fasi della malattia; deve consentire una continuità delle cure nel passaggio da un livello assistenziale ad un altro.
Per questo, la Telemedicina può offrire un potente strumento di comunicazione con la comunità di cura dell’assistito e i clinici e per la cooperazione sanitaria, per condividere pareri e medical record abbattendo barriere di tempo e distanza.
Lo studio si propone, quindi, di individuare le metodiche di miglior utilizzo che la medicina digitale e connessa può offrire a supporto delle terapie di cura dei disturbi alimentari, agendo sostanzialmente secondo le seguenti direttrici:

  • “Gestione” di coordinamento della comunità di cura che deve sovraintendere alle terapie (medico di base, nucleo familiare, amici, medici specialisti, psicologo, dietologa…).
  • Attivazione di un Counseling psicologico per i caregivers familiari, che servirebbe a dare sostegno emotivo alle terapie e consentirebbe in tempo reale la segnalazione di eventuali reazioni o comportamenti anomali dei pazienti.
  • Strumenti di collaboration per gli specialisti delle varie discipline per l’adozione di un programma terapeutico congiunto; “Un principio generale alla base del trattamento dei disturbi dell’alimentazione, su cui si riscontra un accordo generalizzato, è quello di un approccio multidimensionale, interdisciplinare, pluriprofessionale integrato in cui sono coinvolti diverse figure professionali dell’area sanitaria;
  • Personalizzazione di strumenti di videocomunicazione per effettuare sedute, visite, consulti;
  • Gestione in remoto di apparati elettromedicali per eventuali comorbilità (diabete, pressione arteriosa, frequenza cardiaca e ECG in continuo) e per il controllo del peso e del BMI (IMC).
    -Progettazione di applicazioni di realtà virtuale e immersiva al fine di avviare una ristrutturazione della rappresentazione di sè del paziente, per creare un’immagine di sé più aderente alla realtà, anche affrontando “virtualmente” situazioni sfidanti e ansiogene. Esistono studi medici che hanno ormai comprovato come la simulazione di situazioni ansiogene e la loro gestione in un ambiente controllato siano estremamente più efficaci di ogni altra tipologia di intervento. E’ possibile simulare con grande realismo ambienti e situazioni sfidanti (cucina con cibi ipercalorici, piscina con coetanei..) che possono fungere efficacemente da palestre per la la ristrutturazione della rappresentazione del proprio aspetto fisico e per affrontare situazioni “sociali” di confronto. Si intende approfondire e migliorare l’utilizzo di tale tecnologia, attraverso facili tool di personalizzazione degli scenari sulle problematiche del paziente.
  • Progettazione un sistema di compilazione ragionata della dieta (lato dietista) e un sistema di aderenza (lato paziente) per il counseling dietetico; verranno studiati strumenti premianti pensati in un contesto di gratificazione per aumentare l’aderenza emotiva del paziente al processo terapeutico.
    Tale sistema dovrà permettere la registrazione dei valori antropometrici del paziente (peso, altezza, età, sesso, attività fisica, circonferenze) sulla base dei quali il software effettuerà una serie di calcoli: BMI, peso teorico (peso ideale, peso minimo e massimo), il metabolismo basale, il fabbisogno energetico, il fabbisogno con sport.
  • Progettazione di una APP “Diario Alimentare Interattivo/Scheda di monitoraggio”per calcolare le calorie giornaliere assunte, che assolva alla necessità di motivare il paziente a non abbandonare la quantificazione della propria alimentazione. Questo strumento permetterà al paziente di verificare in ogni momento della giornata che cosa è possibile mangiare, facilita il calcolo delle porzioni.